Ciò che non si può dire e ciò che non si può tacere, la musica lo esprime.
(Victor Hugo)

La World Federation of Music Therapy ha approvato e condiviso la seguente definizione:
“La musicoterapia è l’uso della musica e/o dei suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per opera di un musicoterapeuta qualificato, in rapporto individuale o di gruppo, all’interno di un processo definito per facilitare e promuovere la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la mobilizzazione, l’espressione, l’organizzazione e altri obiettivi terapeutici degni di rilievo nell a prospettiva di assolvere i bisogni fisici,emotivi, mentali, sociali e cognitivi.
La musicoterapia si pone come scopi di sviluppare potenziali e/o riabilitare funzioni dell’individuo in modo che egli possa ottenere una migliore integrazione sul piano e/o interpersonale e, conseguentemente, una migliore qualità della vita attraverso la prevenzione, la riabilitazione o la terapia”.
In Italia la Musicoterapia rientra tra le nuove professioni disciplinate dalla Legge 14 gennaio 2013, n.4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi”.
Nell’ottobre 2015 è inoltre stata pubblicata la Norma UNI 11592:2015 “Attività professionali non regolamentate – Figure professionali operanti nel campo delle Arti Terapie – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.
Tali requisiti sono declinati in termini di conoscenze abilità e competenze in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualification Framework – EQF).
(dal sito dell’AIM: Associazione Italiana Professionisti della Musicoterapia)
