
Seven Arts gestisce per il comune di San Mauro Torinese presso la sala “Irma Antonetto”, attigua alla Biblioteca, momenti di incontro per favorire, grazie al’intervento di professionisti e dei volontari, la socializzazione e la stimolazione cognitiva delle persone con diagnosi di demenza, attraverso l’utilizzo di quelle che vengono definite come terapie non farmacologiche (TNF).
Gli interventi vogliono fare riferimento ad una modalità consolidata in questi anni di operatività nei Caffe Alzheimer strutturati sul territorio e che prevede una struttura organizzativa riconoscibile e ripetitiva, necessaria nel contesto in cui si vuole operare.
 Essa prevede:
 Essa prevede:
• Una modalità di presa in carico a seguito di segnalazione da parte di operatori del settore o su richiesta volontaria del nucleo familiare, con colloqui conoscitivi attraverso schede validate. 
• Una proposta di attività cadenzate rivolta ai pazienti. Queste proposte, basate sulla stimolazione cognitiva, si svolgono in un clima di accoglienza emotiva. Ciò permette di intervenire non solo sulla sfera cognitiva, ma anche su quella affettiva, comportamentale e relazionale, utilizzando tecniche differenti a seconda del contesto, della specificità dell’operatore che conduce e delle persone che vi partecipano, stimolando un processo attivo di cambiamento.
Per limitare la possibilità di confusione dei partecipanti, tutti gli incontri seguono una medesima strutturazione che prevede: 
– un primo momento dedicato all’accoglienza. Tale spazio passa “dall’informale” (saluti, quattro chiacchiere, un caffè condiviso,…) ad un momento più strutturato dove ci si ripresenta facendo un giro di nomi e si ribadisce cosa si farà insieme.
– spazio dedicato all’orientamento per collocare l’incontro in un contesto temporale ( data, stagione, feste in prossimità,…) e spaziale (dove siamo, dove si vive, dove si è nati,…)
– attività di ginnastica dolce finalizzata sia al mantenere di un minimo di funzionalità fisica che a un esercitarsi sulle prassie del controllo del movimento
– attività strutturata secondo la tecnica elettiva dell’incontro (musica, gioco, terapia occupazionale,…)
– pausa e relax in cui puo essere presente un semplice momento conviviale: dal bere un bicchiere d’acqua a una merenda piu o meno strutturata (dal consumarla al prepararla insieme, passando dal richiedere ai partecipanti a turno di essere loro a gestirla…)
– spazio ludico-ricreativo per incentivare la socializzazione
– saluto e chiusura.
 Le attività rivolte ai pazienti presuppongono un apprendimento di tipo “implicito” piuttosto che un insegnamento “esplicito” e l’utilizzo di materiale ecologico a partire dalle preferenze e dagli interessi dei partecipanti e tendono a stimolare le funzioni cognitive.
   Le attività rivolte ai pazienti presuppongono un apprendimento di tipo “implicito” piuttosto che un insegnamento “esplicito” e l’utilizzo di materiale ecologico a partire dalle preferenze e dagli interessi dei partecipanti e tendono a stimolare le funzioni cognitive. 
All’interno del progetto viene anche rivolta un’attenzione particolare alle persone, familiari e cargiver, che si trovano a dover convivere con i pazienti affetti da demenza.
Oltre che ad un parziale aiuto sollevandoli dalla gestione della quotidianità, che sappiamo essere molto faticosa, per le ore in cui vengono proposte le attività stutturate, si ipotizzano percorsi di confronto e condivisione rivolti espressamente ai caregiver sia per poter acquisire strumenti per far fronte alle esigenze che emergono sia per poter avere momenti di scambio circa la comune situazione che si sono trovati a dover affrontarea.
Inoltre, parte integrante del progetto è anche l’obiettivo di sensibilizzare il territorio per accrescere la conoscenza della malattia e ridurre, così, lo stigma sociale nei confronti delle persone con demenza e dei loro famigliari rendendo accessibili ed appropriate le attività ricreative, culturali e sociali che favoriscono il mantenimento delle relazioni sociali e promuovendo un ambiente urbano famigliare ed accogliente e favorendo una mobilità sicura e semplificata.
Per raggiungere gli obiettivi l’associazione Seven Arts prevede di continuare a collaborare con le realtà che stanno già contribuendo in modo attivo e positivo alla gestione del progetto, in modo particolare con i volontari del territorio che dall’inizio garantiscono lo svolgimento delle attività.
